Nella giornata internazionale della terra, Banfi pubblica il Bilancio di Sostenibilità 2021

Dal 22 aprile è disponibile il Bilancio di Sostenibilità 2021 che giunge, così, alla sesta edizione.

La sfida del cambiamento è il filo conduttore di quest’anno. “…un concetto, per certi versi un vero e proprio approccio strategico, legato a doppio filo e fin dalle origini alla storia e ai successi della nostra azienda…”, si legge nell’incipit della Lettera dal Territorio, scritta a sei mani dai tre presidenti (Enrico Viglierchio – Banfi S.r.l., Remo Grassi – Banfi Società Agricola S.r.l., Rodolfo Maralli – Fondazione Banfi).

All’inizio “…La sfida fu quella di dimostrare che un nuovo e dinamico approccio imprenditoriale, produttivo e commerciale, nel rispetto dei valori secolari della tradizione vitivinicola italiana, fosse possibile… Oggi, anche alla luce delle mutazioni continue e repentine che stanno caratterizzando, come mai prima d’ora, questa fase economica e sociale a livello internazionale, la sfida al cambiamento è diventato un tema quanto mai attuale e purtroppo irrinunciabile”.

Bilancio di Sostenibilità 2021: tematiche

Tra i principali temi affrontati in questa edizione troviamo l’importante progresso del fatturato 2021 sul 2020, frutto di massicce, tempestive e coerenti azioni correttive a livello distributivo e produttivo. Nel 2021, inoltre, ha visto la luce Direzione Futuro, un fondamentale progetto strategico di sviluppo aziendale il cui obiettivo è quello di riportare progressivamente l’azienda al vertice della wine industry internazionale.

Nel 2021 Banfi, inoltre, ha ottenuto la certificazione Equalitas, il massimo riconoscimento in tema di sostenibilità nel settore vitivinicolo che include i tre pilastri sociale, economico ed ambientale, frutto di un lungo percorso iniziato con le prime certificazioni agli inizi degli anni 2000. Altro passaggio fondamentale e coerente con l’impegno dell’azienda nel territorio in cui opera,  è stata l’adesione all’Alleanza Territoriale Carbon Neutrality di Siena.

Da aggiungere il premio WISWA 2021per la sostenibilità di cui è stata insignita Cristina Mariani-May, CEO e proprietaria di Banfi, a riconoscimento della sua capacità di spinta alla responsabilità sociale d’impresa, oltre che all’impegno verso le pratiche produttive etiche e sostenibili di Banfi.

Cristina Mariani-May nella Lettera dalla famiglia sottolinea che il “…Bilancio di Sostenibilità, oltre a rappresentare una straordinaria ed efficace fotografia del nostro agire e del nostro rapporto con le genti e con i territori nei quali operiamo, è anche una imperdibile occasione per riflettere, tutti insieme, sulla crescente complessità dei tempi odierni e sulle sfide che il cambiamento in atto ci impone di affrontare. …E la sostenibilità, il tema cardine di questo interessante report, è sempre più un valore fondante del nostro agire, una disciplina etica che guida il nostro percorso, con l’ambizioso intento, come recitò mio padre anni fa nell’inaugurare la cantina di Montalcino, di lasciare alle future generazioni un territorio più sano, più vivibile e più ricco, di quello che trovammo”.

Per il secondo anno, il Bilancio di Sostenibilità di Banfi è stato sottoposto all’attività di limited assurance secondo lo standard ISAE 3000 Revised. La revisione, affidata a Pricewaterhouse Coopers Business Services Srl, primaria società operante nel settore della consulenza aziendale, certifica l’aderenza dei contenuti del documento alle linee guida adottate per la redazione e si sostanzia in attività di raccolta documentale, interviste con il management responsabile della redazione del bilancio, approfondimenti tematici, controlli dei calcoli effettuati e verifiche a campione.

Il Bilancio di Sostenibilità 2021 è disponibile al seguente link: www.www.banfi.it/it/sostenibilita

Van Orton design firma La Pettegola di Banfi Limited Edition 2022

La grafica colorata di Van Orton Design avvolge la bottiglia della Limited Edition 2022 di La Pettegola, il Vermentino di Banfi.

La Pettegola, prodotto per la prima volta nel 2012, a partire dal 2018 vanta un’edizione limitata (solo ventimila bottiglie per la 2022) firmata, ogni anno, da artisti e designer di fama internazionale:

  • 2018: Alessandro Baronciani
  • 2019: Ale Giorgini
  • 2020: Riccardo Guasco
  • 2021: Elena Salmistraro

Il sodalizio con il design si rafforza per la quinta edizione della Limited Edition, grazie alla reinterpretazione affidata al duo Van Orton. Coppia di artisti gemelli, Stefano e Marco, classe 1983, vivono e lavorano a Torino. La loro estetica è fortemente influenzata dalla cultura pop, in particolare quella grafica e cinematografica degli anni ’80 e ’90, in un ritorno al futuro psichedelico e giocoso che associano allo stile delle vetrate delle chiese gotiche, creando un mix unico e immediatamente riconoscibile. Dopo i primi anni come grafici in un’agenzia di comunicazione, le loro reinterpretazioni di alcune icone del cinema anni ’80 permettono ai Van Orton di farsi notare rapidamente e collaborare in pochi anni con brand come Marvel, Armani, Microsoft, Barilla, Mercedes-Benz, Warner-Bros, Ray-Ban e molti altri, oltre che con musicisti come Bon Jovi, Pearl Jam, Jovanotti. Le loro opere sono state esposte a New York, San Francisco, Los Angeles, Tokyo, Milano.

La parola pettegola ci ricorda immediatamente la donna che ama chiacchierare dei fatti altrui,  ma la pettegola è anche un uccellino molto bello, con il becco rosso, le lunghe zampe arancioni, la livrea grigio-cenerina sul dorso e bianca sul ventre, che vive lungo la costa della Maremma ed è così chiamato per il ciangottare dei maschi in amore.

“Quando Banfi ci ha proposto di realizzare la nuova etichetta de La Pettegola abbiamo subito pensato a chi dovesse essere il protagonista dell’artwork: un uccellino!” dichiarano i Van Orton. “L’abbiamo immaginato come il personaggio principale di un videogioco coloratissimo e un po’ psichedelico, come quelli con cui passavamo le ore da bambini. La nostra pettegola si muove in un paesaggio toscano stilizzato, tra colline, fiori, grappoli d’uva, biciclette, tramonti incandescenti: un mix di elementi che restituisce tutta l’energia di questo immaginario. Abbiamo usato una linea unica, l’abbiamo unita ai nostri colori accesi e alle nostre texture distintive per creare un design che ci rappresentasse al 100%”.

Come per le due edizioni passate, l’etichetta della Limited Edition 2022 prende vita grazie alla Realtà Aumentata, questa volta arricchita da un’incredibile novità: oltre ad animare il micromondo creato dai Van Orton, infatti, alcuni degli elementi che lo compongono “escono” dai limiti della bottiglia cercando di “vanortizzare” l’ambiente. Come in un vero e proprio videogioco, l’utente potrà fermarli facendo tap su di loro e scoprirà, così, cosa succede ad ogni tap. Per vedere l’etichetta animata basta scaricare la app Banfi Experience(Apple Store – Play Store) ed inquadrare la bottiglia.

Cristina Mariani-May, proprietaria e CEO di Banfi, è la vincitrice del vision award per la sostenibilità alla “Women In Wine And Spirits Award”

Cristina Mariani -May, proprietaria e CEO di Banfi, è la vincitrice della seconda edizione del premio annuale di WINWSA 2021 per la sostenibilità.

Il concorso internazionale mira a dare un riconoscimento a quelle donne, del settore del vino e degli spiriti, che per le loro competenze e la loro capacità riescono a influenzare il mondo cui appartengono a livello globale. La “50 list of excellence” viene stilata sulla base di quattro criteri: perspicacia e realizzazione professionale, impatto, contributo e visione.

‘Women In Wine And Spirits Award’ a Cristina Mariani-May

Il premio a  Cristina Mariani-May è un riconoscimento alla sua capacità di spinta alla responsabilità sociale d’impresa di Banfi. Quello della sostenibilità è un tema molto caro all’azienda ilcinese, impegnata in pratiche moderne e sostenibili da sempre.

Simposio di Vini&Chef a Castello Banfi

Una sorprendente cena a dieci mani, con alcuni dei più rinomati Chef d’Italia, tutti appartenenti all’associazione Relais & Châteaux, per un’esperienza enogastronomica unica.

Il 18 novembre, Castello Banfi ha ospitato una delle tappe di Simposio di Vini&Chef, per una sorprendente cena a dieci mani. L’evento ha visto protagonisti i rinomati Chef di alcuni dei ristoranti più importanti d’Italia, tutti appartenenti alla prestigiosa associazione Relais & Châteaux.

Simposio di Vini&Chef

Simposio di Vini&Chef è nato grazie alla collaborazione di Domenico Francone, Chef di La Sala dei Grappoli di Castello Banfi Wine Resort, con Alessandro Negrini e Fabio Pisani di Il Luogo di Aimo e Nadia, Valeria Piccini di Caino, Ivan Ruocco di Hotel Bellevue Syrene, Egon Heiss di Castel Fragsburg. Nelle tappe precedenti, Domenico Francone è stato ospite degli altri chef presso i loro ristoranti.

Nell’evento di Castello Banfi Wine Resort, ognuno degli Chef si è cimentato in un piatto, per un menù ricercato di cinque portate, accompagnato da una prestigiosa selezione di vini Banfi.

Relais & Châteaux, fondata nel 1954, raggruppa hotel e ristoranti di lusso che appartengono e sono gestiti da imprenditori indipendenti – nella maggior parte dei casi, famiglie – uniti dalla passione per il proprio mestiere e dal desiderio di instaurare con gli ospiti un legame autentico.

Castello Banfi è tra le pochissime Dimore Italiane dell’Associazione che vantano una propria produzione vinicola che raccoglie e restituisce la storia, la passione e la cultura della regione che le ospita.

Il programma della serata è stato arricchito da una conversazione degli ospiti presenti con Gabriele Gorelli MW: Fine Wine & Fine Dining. Durante l’attività, si sono sviscerati i legami tra il vino e la ristorazione di alta qualità, con gli Chef presenti protagonisti, attraverso il loro legame personale, ed i loro piatti, con il mondo enologico.

Unicredit e Banfi a sostegno della filiera vitivinicola

Firmato con FinDynamic il primo accordo che introduce il dynamic discounting nel settore vitivinicolo grazie alla partnership con UniCredit Factoring.

Banfi, azienda leader nella produzione vinicola fondata nel 1978 ed eccellenza del Made in Italy, ha sottoscritto con FinDynamic, fintech partecipata da UniCredit, un programma di sconto dinamico per favorire la ripresa economica dei propri fornitori dislocati nei territori toscani di Montalcino, Bolgheri, Chianti e di quelli piemontesi, ricompresi tra i comuni di Novi Ligure e Acqui Terme.

Si tratta del primo esempio di applicazione del dynamic discounting nel settore vitivinicolo, caratterizzato dalla presenza di operatori che hanno spesso numerosi fornitori di piccole e medie dimensioni, per i quali lo strumento risulta particolarmente adatto alle loro esigenze di liquidità.

Unicredit e Banfi a sostegno della filiera vitivinicola

L’accordo, firmato grazie al contributo di UniCredit Factoring, si aggiunge a quello di Confirming sottoscritto nel 2020 e permette a Banfi di completare il percorso di sostegno alla propria filiera, concedendo ai fornitori diverse opzioni di flessibilità nell’incasso dei crediti.

La soluzione di FinDynamic consente sia a Banfi che ai propri fornitori di visualizzare automaticamente le fatture all’interno di una piattaforma web o mobile e di selezionare in modo semplice le fatture per il pagamento anticipato. I fornitori potranno finanziare il proprio capitale circolante ottenendo il pagamento anticipato delle fatture in cambio di uno sconto, che varia dinamicamente in relazione al numero di giorni di anticipo rispetto alla data di pagamento concordata in fattura.

Enrico Viglierchio, AD di Banfi, ha commentato: “Abbracciare la soluzione di FinDynamic significa essere ancora più vicini alle esigenze specifiche di ogni nostro singolo fornitore, con un sostegno concreto e dinamico, riconoscendone in questo modo l’alto valore”.

Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit, ha rimarcato: “La conoscenza del territorio ed il dialogo continuo con gli imprenditori ci permettono di intercettare con tempestività le esigenze delle aziende. In questo caso la sinergia con le altre società del nostro gruppo unitamente alla specializzazione del prodotto offerto, ci hanno consentito di offrire a Banfi una soluzione innovativa e personalizzata”.

Simone del Guerra, AD di UniCredit Factoring, ha dichiarato: “L’impegno a sviluppare soluzioni innovative attraverso collaborazioni con la società fintech FinDynamic ci consente di arricchire l’offerta di soluzioni a sostegno delle filiere produttive e di supportare le imprese clienti e i loro fornitori nel processo di ripartenza.”

Enrico Viganò, Ceo & Founder di FinDynamic, ha sottolineato: “Anche il2021 si sta dimostrando per FinDynamic un anno molto importante, in cui le aziende ci hanno riconosciuto come un vero alleato per sostenere la propria filiera. Siamo orgogliosi che Banfi ci abbia scelto per supportare i propri fornitori: la nostra piattaforma rappresenta infatti uno strumento innovativo, che agevola grazie alla tecnologia e alla continua innovazione il rapporto tra tutti gli attori di filiera”.

Banfi e Fondazione Banfi presentano la terza edizione del premio Rudy Buratti e il Bilancio di Sostenibilitá 2020

L’evento si è svolto il 20 settembre, alle 18:30, presso il Teatro degli Astrusi a Montalcino.

Lunedì 20 settembre, alle 18:30, Banfi e Fondazione Banfi hanno presentato la terza edizione del Premio di Laurea in Viticoltura ed Enologia Rudy Buratti e il Bilancio di Sostenibilità 2020.

Premio di Laurea in Viticoltura ed Enologia Rudy Buratti

La Fondazione Banfi, attraverso Sanguis Jovis-Alta Scuola del Sangiovese, e la Scuola Enologica di San Michele all’Adige hanno deciso di ricordare la straordinaria figura di Rudy, prematuramente scomparso a gennaio 2018, dedicandogli un premio di laurea in Viticoltura ed Enologia. Rudy, si era diplomato presso la Scuola Enologica di San Michele all’Adige nel 1981, ed era arrivato a Banfi nel 1983. Tra i principali protagonisti della straordinaria storia imprenditoriale dell’azienda ilcinese, è stato grande promotore della mission di Sanguis Jovis ed il premio intende ricordarne la figura umana e professionale, portandola ad esempio ai giovani del settore.

Il vincitore della terza edizione che, come già per le precedenti, ha riscosso un incredibile successo, è Mario Wegher con lo studio sulla “Comparazione di due metodi per la riduzione della compattezza del grappolo nella Vitis Vinifera vs il Pinot Grigio”.

Stefano Tiefenthaler, invece, è il vincitore della seconda edizione del Premio che, a causa della situazione pandemica, non ha potuto svolgersi regolarmente nel 2020. Il Dr. Tiefenthaler presenta lo studio sulla “Determinazione della concentrazione di rotundone nei vini Syrah italiani”.

Entrambi i vincitori, oltre a ricevere una borsa di studio, hanno avuto la possibilità di frequentare gratuitamente la quarta edizione della Summer School. Il tema affrontato è stato “Maturazione e maturità del Sangiovese: la ricerca di un equilibrio tra viticultura ed enologia”.

Bilancio di Sostenibilitá 2020

Nella stessa occasione, inoltre, c’è stata la presentazione ufficiale del Bilancio di Sostenibilità Banfi 2020 che, come avevamo comunicato al momento della sua pubblicazione lo scorso 22 aprile, è consultabile nella sua forma estesa e nel suo abstract, al seguente link: https://www.www.banfi.it/it/sostenibilita/.

Banfi ha ottenuto la certificazione Equalitas

Banfi ha ottenuto la certificazione Equalitas. Un traguardo raggiunto con CSQA grazie al lungo percorso intrapreso attraverso le numerose iniziative sostenibili sul territorio e alla pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità dal 2016.

Banfi Società Agricola s.r.l., azienda leader del territorio di Montalcino, ha ottenuto la certificazione Equalitas, la certificazione del Sistema di Gestione della Sostenibilità per il Settore Enologico, a seguito di audit da parte di CSQA.

Pioniera della Sostenibilità, uno dei valori fondanti dell’azienda, oltre che elemento autentico ed emblematico del proprio percorso, Banfi ha instaurato un equilibrato e produttivo rapporto con il territorio in cui opera e una genuina interazione con i propri collaboratori e con le istituzioni con cui dialoga. Il cammino intrapreso fin dalla propria nascita si è evoluto negli anni, seguendo la crescente richiesta di qualità e sicurezza del mondo enologico.

Cristina Mariani-May, proprietaria e CEO di Banfi, dichiara:

“Abbiamo iniziato a pensare e lavorare in modo sostenibile in tempi impensabili, quando ancora non era un trend. Il nostro prodotto viene dalla Terra, sappiamo perfettamente che il nostro successo va di pari passo con il rispetto per l’ambiente, così abbiamo cercato di essere sempre in armonia con il territorio che ci circonda, dalla vigna al prodotto finito: il vino. Le numerose ricerche effettuate fin dai primissimi anni ’80 (Banfi è stata fondata nel 1978) in collaborazione con le più importanti Università e Centri di Ricerca italiani, ma non solo, ci consentono di rispettare totalmente il territorio in cui operiamo e di produrre vini di alta qualità. Negli ultimi 750 anni, la nostra tenuta a Montalcino ha avuto solo tre proprietari diversi. Il mio dovere è rendere quest’area migliore di come l’ha trovata la mia famiglia, per le future generazioni. Il conseguimento della certificazione Equalitas è un traguardo naturale, un segno di rispetto per tutti gli estimatori dei pregiati vini Banfi nel mondo”.

Banfi ha ottenuto la certificazione Equalitas

L’ottenimento della certificazione Equalitas segue la certificazione del Bilancio di Sostenibilità 2020 che è stato sottoposto all’attività di limited assurance secondo lo standard ISAE 3000 Revised. Infatti, il Bilancio di sostenibilità è uno dei tratti distintivi dello standard EQUALITAS, unitamente a:

  • le buone pratiche e indicatori economici, ambientali e sociali integrati tra loro e ciascuno declinato in base alle più evolute esperienze disponibili;
  • il Sistema di Gestione: ove l’impresa è portata ad integrare la sostenibilità nelle sue dinamiche gestionali, operando in ambito di autovalutazione in primis;
  • la certificazione di parte terza: che garantisce il consumatore circa la trasparenza nella gestione degli obiettivi di sostenibilità, ma stimola anche l’impresa a un lavoro continuativo ed efficiente;
  • il marchio collettivo che permette di comunicare al consumatore e al mercato.

La realtà aumentata di Banfi

Un progetto innovativo per l’azienda leader del Brunello di Montalcino che, grazie alla app Banfi Experience, offre un’esperienza virtuale immersiva nell’intero mondo Banfi.

Banfi ha deciso di esplorare il mondo della realtà aumentata, offrendo un’esperienza virtuale immersiva nell’intero mondo aziendale. Qualcosa di unico, che consente di mettere l’intera esperienza dell’azienda a portata di smartphone, abbattendo le distanze con i propri clienti che potranno visitare i vigneti e la cantina comodamente da casa. Tutto ciò è possibile grazie ad una app unica nel suo genere: la Banfi Experience.

Le esperienze di cui l’utente può usufruire sono molteplici e tutte molto coinvolgenti: un viaggio che va dai vigneti alla cantina, alla raccolta e alla cernita delle uve, e molto altro ancora. Questo è possibile sia con il semplice uso dello smartphone che con gli specifici cardboard, grazie ai quali il momento sarà ancora più reale.

Le stesse esperienze saranno fruibili anche per i numerosi visitatori della tenuta con un innovativo tour, che unisce l’esperienza reale arricchendola con contenuti virtuali. Un nuovo modo di vivere Banfi e scoprirla in maniera del tutto diversa. Il visitatore, inquadrando i marker disposti nelle diverse aree, sullo smartphone vedrà la scena prendere vita, e potrà vivere, ad esempio, i magici momenti della vendemmia in qualunque periodo dell’anno.

“Andiamo particolarmente fieri di questo ambizioso progetto, che permetterà di vivere il mondo del vino a 360° durante tutto il corso dell’anno” dichiara Rodolfo Maralli, Sales & Marketing Director di Banfi. “Banfi ha avuto il coraggio di osare e di esplorare un territorio nuovo: una scelta vincente e che senz’altro avrà interessanti sviluppi in futuro”.

Con Banfi Experience l’azienda ilcinese aveva già sperimentato la realtà aumentata per dare vita alle etichette de La Pettegola Limited Edition 2020 (disegnata da Riccardo Guasco) e 2021 (disegnata da Elena Salmistraro). Inquadrando con l’app l’etichetta della bottiglia, l’illustrazione si anima sullo schermo dell’utente, creando un’esperienza interattiva e affascinante.

Infine, per rendere la Banfi Experience ancora più completa e multisensoriale, l’app permette di accedere direttamente alla playlist Spotify “Play the Banfi Experience” ed entrare nel mood Banfi.

Banfi Experience è disponibile sia per Android su Play Store che per iOS su Apple Store.

L’innovativo progetto è stato affidato a Publifarm, agenzia di comunicazione specializzata in progetti digitali e di augmented reality, con cui l’azienda collabora già da anni.

Jazz & Wine in Montalcino all’insegna del genio italiano: dalla musica da film all’improvvisazione

Con Stefano Bollani si alza il sipario su Jazz & Wine 2021 in Montalcino. Il prossimo martedì 20 luglio, nel meraviglioso borgo toscano, prende il via la XXIV edizione del festival che nasce dalla collaborazione tra l’azienda vinicola Banfi, la famiglia Rubei dell’Alexanderplatz Jazz Club di Roma ed il Comune di Montalcino. 

Ad ospitare il concerto inaugurale la suggestiva Fortezza di Montalcino, che diventa palcoscenico d’accezione per STEFANO BOLLANI Trio. Il poliedrico pianista, artista eclettico e geniale torna a Jazz & Wine dopo 13 anni di assenza in compagnia di Bernardo Guerra alla batteria e Gabriele Evangelista al contrabbasso. Insieme daranno vita a un concerto unico dove l’unica regola è divertirsi a improvvisare. Un viaggio che abbraccia la musica tutta, che non conosce generi e sovrastrutture, in cui i tre strumenti si uniscono per creare ogni sera un mondo musicale nuovo e straordinario.

Il programma di Jazz & Wine 2021

Il festival la cui direzione artistica è firmata da Paolo Rubei (Alexanderplatz Jazz Club di Roma), prosegue poi fino al 25 luglio con altri strepitosi musicisti che raccontano il meglio della genialità italiana.

Mercoledì 21 luglio, Jazz & Wine si sposta a Castello Banfi: protagonista STEFANO DI BATTISTA con il suo “Morricone Stories”, sentito tributo a Ennio Morricone, uno dei maestri che hanno portato il genio italiano nel mondo. Un progetto che sigla il matrimonio perfetto tra jazz e musica da film e che vede a fianco del sassofonista Stefano Di Battista il pianista Fred Nardin, il contrabbassista Daniele Sorrentino e il batterista André Ceccarelli.

Sempre nel meraviglioso Castello Banfi si terrà l’appuntamento di giovedì 22 luglio con “Improvvisazione di piano solo”, lo spettacolo in cui DANILO REA, uno dei più grandi pianisti italiani, spazierà dai capisaldi del jazz, passando per le canzoni italiane, fino alle arie d’opera, proiettando gli spettatori in un mondo le cui strade sono ancora tutte da scoprire.

Swing, swing e ancora swing: venerdì 23 luglio nella Fortezza di Montalcino arriva EMANUELE URSO, il “Re dello Swing” con il SESTETTO SWING DI ROMA(Emanuele Urso, clarinetto/batteria/direzione; Claudio Piselli, vibrafono; Emanuele Rizzo, pianoforte; Fabrizio Guarino, chitarra; Alessio Urso, contrabbasso; Giovanni Cicchirillo, batteria). Un viaggio che parte dalle sonorità statunitensi degli anni ’40 per arrivare ai maggiori compositori della musica leggera americana (G. Gershwin, J. Kern, C. Porter, I. Berlin, B. Goodman) e che si avvale della presenza di uno special guest d’eccezione come LORENZO SORIANO(tromba).

Il binomio musica e cinema sarà protagonista dell’appuntamento di sabato 24 luglio, quando, sul palco della Fortezza di Montalcino l’ORCHESTRA OBSERVATORIUM composta da alcuni dei migliori musicisti del jazz italiano e diretta da MASSIMO NUNZI(tromba, direzione e arrangiamenti) proporrà “Jazz in Cinemascope”, un concerto che esplorando le partiture di alcuni celeberrimi film, permetterà di ascoltare musiche di grande complessità, rarissimamente eseguite.

La ventiquattresima edizione di Jazz & Wine in Montalcino chiude domenica 25 luglio con la chitarra di ALEX BRITTI che porterà il suo straordinario talento nella Fortezza di Montalcino in uno spettacolo che prevede la rivisitazione del suo repertorio in chiave più intimista, elegante e incalzante allo stesso tempo. Con lui sul palco FLAVIO BOLTRO, trombettista eclettico e raffinato. Un incontro tra due musicisti complici e affiatati per un progetto all’insegna dell’improvvisazione dal sapore blues e jazz, che si arricchisce del talento di Davide Savarese alla batteria, Emanuele Brignola al basso e Mario Fanizzi al pianoforte e tastiere.

Vigna Marrucheto: il nuovo Brunello di Montalcino firmato Banfi

Con la vendemmia 2016, la famiglia del Brunello di Montalcino di Banfi si arricchisce di una nuova etichetta, il Vigna Marrucheto.

La tenuta Banfi, che occupa una superficie di quasi 3.000 ettari in un unico corpo, ha una variabilità eccezionale: vigneti, oliveti, frutteti, boschi rigogliosi, campi di grano e farro, un vero e proprio paradiso della biodiversità.

E qui, sui docili versanti delle colline, il Sangiovese trova il suo habitat ideale, in una perfetta sinergia tra il terreno, l’esposizione ed il lavoro dell’uomo, nasce il mito del Brunello di Montalcino.

Vigna Marrucheto

Il neonato Vigna Marrucheto (12.000 bottiglie), prodotto da tre parcelle dell’omonimo vigneto (circa 10 ha), sito nell’area sud-orientale della tenuta, fonda le sue radici sui numerosi studi effettuati sin dagli inizi all’interno della  tenuta Banfi, da quelli sulla zonazione, alla selezione clonale, allo sviluppo del sistema d’allevamento ad Alberello Banfi. Oltre quarant’anni di esperienza di Banfi dedicati ad esprimere e valorizzare le diversità di ogni terroir della tenuta, trovano il proprio compimento nel progetto Brunello «Vigna».

Grazie alla zonazione aziendale, il cui obiettivo primario è stato quello di valorizzare al meglio ogni singola zona della tenuta, sono stati individuati ventinove differenti terroir.

Il terroir, un termine francese che con una sola parola, ci racconta che un vino è figlio non solo dell’uva, ma dell’ambiente in cui l’uva stessa matura.

Terreno, quindi, ma anche luce, brezze, altitudine creano in ogni vigneto un piccolo mondo totalmente diverso da quello adiacente. E il lavoro svolto in vigna continua in cantina.

Qui, le uve di ogni singolo vigneto vengono lavorate separatamente e anche l’affinamento prosegue in maniera separata, offrendo la possibilità di assaporare nel calice le differenti peculiarità di ogni vigneto.

Caratteristiche del vino

Elegante e ricercato, nel bicchiere si presenta con un colore rosso rubino intenso.

Dotato di grande complessità sensoriale, in cui spiccano note di prugne rosse mature e pesche bianche, ha un corpo pieno e vibrante, sostenuto da un’ottima acidità, con tannini setosi e un finale ben bilanciato e molto persistente.